La musica Alberto Turra ha scritto per il bel documentario di Giorgio Carella e Paolo Cognetti ha il pregio immediato di farsi riconoscere per una certa riluttanza ad appartenere strettamente al mondo della colonna sonora "tradizionale" italiana.
Di quest'ultima mantiene un sapiente contatto con il tipico lirismo della nostra scuola musicale, ma la scelta timbrica e ritmica la colloca con merito nel mondo "moderno" di certi interpreti/composutori d'oltre oceano, come John Zorn, David Torn, Bill Frisell o Gustavo Santaolalla, giusto per fare dei nomi.
Il tema principale è essenziale, intenso e intellegibile, con un lieve retrogusto popolare e con la dolenza tipica dei film sulla memoria: sembra voglia evocare la forza e la trasparenza di un ricordo nitido.
Il timbro della chitarra elettrica con Pig-nose (piccolo amplificatore a batterie, oggetto mitico della tradizione blues), suonata dal vivo in solitaria in cammino sul fiume oppure accolta in sestetto nelle sessioni registrate in studio (in quest'occasione la chitarra è baritono), definisce l'incedere del fiume, spumeggiante e minaccioso quando scorre nelle sue anse più strette, oppure placido e più rassicurante nei suoi slarghi.
Nel corso del film, attraverso momenti di visibile, appagante e - mi si perdoni l'ossimoro - "fecondo onanismo" improvvisato, Alberto costituisce e sviluppa la colonna sonora come se si creasse da sé, ispirandosi a quello che poco per volta il fiume gli sta svelando.
Quindi, con l'aiuto di tromba, flicorno, archi, contrabbassi e batteria, scandisce musicalmente la storia del (dio) Piave e di coloro che a esso si sono relazionati nel corso del tempo: una storia fatta di vita spesso faticosa, di morte, di stragi, di lotta feroce, di solitudine, di mistero e imperscrutabilità, ma anche costellata di straordinari momenti lieti.
La qualità e la versatilità dei musicisti, unite a una ripresa sonora sobria e "materica", risultano oltremodo determinanti alla riuscita di una musica che " accompagna" le immagini con coerenza e passionalità, ma che riesce anche a brillare di luce propria.
Giovanni Venosta
credits
released May 24, 2008
Turbogolfer sexset:
Alberto N. A. Turra: chitarra baritono, chitarre
Giampiero Lo Bello: tromba, flicorno
Mariella Sancito: violino
Matteo Del Soldà: viola
Riccardo Barbera: contrabbasso, basso elettrico
Marco Cavani: batteria
Tutte le composizioni sono di Alberto N. A. Turra tranne:
"Lamentazione della pioggia"
"Variazione sulla seconda lamentazione"
Ivan Lo Giusto
"Seconda lamentazione (Blue)"
Marco Cavani
Arrangiamenti e orchestrazioni:
Alberto Turra, Ivan Lo Giusto
Registrazioni e mix: Fabio Magistrali
Mastering: Maurizio Giannotti
Produzione artistica:
Alberto Turra
Produzione esecutiva:
Alessandro Catalano
To Spring
Copertina e grafica:
Ivan Lo Giusto
Foto e immagini:
Lavinia Flora
Giorgio Carella
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